Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)
La legge regionale n. 21/2004 e il D.Lgs. 59/2005, riprendendo la Direttiva europea 96/61/CE, istituiscono l'"Autorizzazione Integrata Ambientale" (detta anche "IPPC", acronimo dall'inglese Integrated Pollution Prevention and Control) per gli impianti industriali, sostituendo con un'unica autorizzazione le attuali autorizzazioni ambientali settoriali.
Le principali caratteristiche della nuova autorizzazione possono essere così sintetizzati:
- approccio integrato, consistente nel considerare contemporaneamente, in modo contestuale e ponderato, gli effetti dell'inquinamento nei diversi aspetti ambientali (finora analizzati separatamente), al fine di conseguire un elevato livello di protezione dell'ambiente;
- valutazione comparata e ponderata dei diversi fattori ambientali ed interessi pubblici coinvolti, attraverso il coordinamento e l'integrazione delle procedure di autorizzazione;
- obbligo di adozione di tutte le misure preventive per assicurare un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso (ivi incluse le misure di trattamento dei rifiuti, l'uso efficiente dell'energia, la prevenzione degli incidenti rilevanti, le misure per evitare rischi di inquinamento alla cessazione delle attività e per il ripristino del sito);
- obbligo di adottare tali misure preventive utilizzando le BAT, (migliori tecniche disponibili);
- garanzia di accesso alle informazioni e di partecipazione dei cittadini e dei soggetti interessati alla procedura di autorizzazione.
La Legge Regionale 11 ottobre 2004, n.21, individua la Provincia quale autorità competente per l'esercizio delle funzioni amministrative per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
L'autorizzazione viene rilasciata a seguito di una istruttoria tecnica che vede la Provincia avvalersi del supporto tecnico di ARPA, del pieno coinvolgimento del Comune, quale Amministrazione competente a sovraintendere e gestire il proprio territorio, nonché di altri ed eventuali Enti preposti al controllo ed alla tutela della salute pubblica.
L'IPPC interessa sia gli impianti di nuova realizzazione che quelli esistenti, elencati nell'Allegato I del D.Lgs. n. 59/2005. Si tratta in sostanza dei più grandi impianti industriali presenti sul territorio: attività energetiche, produzione e trasformazione dei metalli, industria chimica, gestione dei rifiuti, industria alimentare, industria della carta, tessile e conciaria, allevamenti intensivi etc.